ECMO: strumento per il prelievo di organi a cuore fermo

ECMO

Un’apparecchiatura che supporta il prelievo di organi e tessuti. Dopo che il cuore ha smesso di battere grazie all’ECMO utilizzata nella sede della Struttura di Anestesia e Rianimazione dell’Arcispedale Santa Maria Nuova avviene il prelievo. L’ossigenazione degli organi mantenuta dall’ECMO è similmente paragonabile a quella del cuore e polmoni.

Cardiohelp di Getinge è un sistema tecnologicamente avanzato in particolare per l’ossigenazione extracorporea a membrana. ECMO – Extra Corporeal Membrane Oxygenation.  Un sofisticato meccanismo di pompaggio, infatti supplisce all’immobilità del cuore. In tal modo mantenendo attiva la circolazione sanguigna e l’ossigenazione ottimale di organi . Potranno essere prelevati in particolare fegato, reni e polmoni che si mantengono ossigenati.

La raccolta fondi, che ha coperto il costo dell’apparecchiatura, pari a 140.000 euro. Promossa da Grade e Associazione Lodini per la ricerca in chirurgia. Ha potuto contare sul concreto sostegno di Fondazione Manodori, Interpump Group, Fondazione Gruppo Ceramiche IRIS, AIDO, Avis Rubiera.

Importanza dell’ECMO per il trapianto

Il sistema Cardiohelp contribuirà ad aumentare il numero dei prelievi. Di conseguenza, quello dei trapianti d’organo e di tessuto. Sarà positivo l’impatto sulle liste d’attesa.
Nella regione Emilia Romagna si è assistito negli ultimi anni, sopratutto grazie alla ECMO, a un aumento del 20% delle donazioni. A Reggio Emilia quest’attività è iniziata nel 2019. Altri centri ospedalieri  dotati della tecnologia per ECMO hanno collaborato con le rispettive equipe. Parma inizialmente e poi Cesena, con il coordinamento del Centro Regionale Trapianti dell’Emilia Romagna.

Ma ancora più importante è una apparecchiatura utilizzata da personale appositamente formato. Medici rianimatori e tecnici della Fisiopatologia cardiocircolatoria e Perfusione cardiovascolare son i tecnici coinvolti in particolare.

Grazie all’esperienza maturata in questi anni che ha portato a 11 donazioni a cuore fermo eseguite dai professionisti medici, infermieri e perfusionisti dell’azienda sanitaria reggiana. Hanno consolidato competenze adeguate all’utilizzo autonomo di una tecnologia tanto complessa. Il fine sempre quello del prelievo d’organo. Si è concretizzato un contributo significativo alla riduzione dell’attesa dei pazienti ai quali un trapianto può salvare la vita..

Attività di donazione organi nel 2021

Nonostante il lungo periodo pandemico dovuto al Covid 19 abbia messo a dura prova l’organizzazione del lavoro nelle Terapie Intensive italiane. Ancora di più nell’anno 2021 l’attività donativa sviluppata all’Arcispedale Santa Maria Nuova ha rispettato gli obiettivi indicati dal Centro Regionale Trapianti dell’Emilia Romagna.

Le fasi si sono svolte sotto la responsabilità della dott.ssa Elisa Becchi e del coordinamento infermieristico di Alessandro Grandi. L’Ufficio Donazione Organi e Tessuti del Santa Maria Nuova ha svolto un ruolo fondamentale nell’individuazione dei donatori. Si è riusciti a preservare l’operatività quotidiana senza risentire delle modifiche organizzative che hanno interessato altri settori.
Tuttavia questa stabilità è riuscita a permettere il raggiungimento degli obiettivi assegnati e lo sviluppo di un’importante attività formativa. Tutte fasi fondamentali per il perfezionamento del percorso donativo dell’azienda sanitaria reggiana.

I risultati

Nello specifico, sono stati svolti i seguenti:
• prelievi a cuore fermo: 4 in collaborazione con l’ECMO team di Cesena;
• donazioni multiorgano: 24 osservazioni di morte encefalica, 18 donatori effettivi;
• multitessuto donato: 3;
• prelievi di cornee: 114.

Non da meno sempre nel 2021, l’Ufficio Donazioni ha collaborato con la Struttura di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Guastalla in diverse attività donative:
• un’osservazione di morte encefalica con donazione multiorgano;
• una donazione multitessuto;
• e la donazione a cuore fermo in collaborazione con l’ECMO team di Cesena.